Come prepararsi al primo colloquio di lavoro

da | Feb 13, 2023

Eccoci, è finalmente arrivato il momento di affrontare il tuo primo colloquio di lavoro: quanta emozione, eh?

Come in tutte le situazioni che affrontiamo per la prima volta, la paura dell’ignoto può provocare un bel po’ di stress e giocare qualche brutto scherzetto; per questo, è importante arrivare al proprio primo colloquio di lavoro preparati e tranquilli.

Come? Vediamo insieme come prepararsi a compiere questo grande passo!

Studia il campo d’azione

Prima ancora di pensare a come vestirsi, come arrivare e cosa dire, devi raccogliere tutti i dati che puoi sull’azienda e il posto di lavoro per cui ti sei candidato: accendi il pc, mettiti comodo e studia!

Questa è la fase in cui analizzi i valori aziendali, la vision e la mission della compagnia della quale aspiri a diventare parte: è il momento adatto per capire se questo lavoro può portare alla tua vita più di una semplice remunerazione.

Esamina la storia dell’azienda, la sua posizione sul mercato e, se puoi, cerca di capire quali sono le opinioni a riguardo delle persone che già lavorano all’interno di essa: parti dai canali di comunicazione ufficiali, come il sito dell’azienda e i suoi social, per poi spostarti su eventuali canali secondari, come la stampa o i motori di ricerca.

Quando senti di essere preparato su questi temi, rileggi l’annuncio di lavoro per il quale ti sei candidato e metti bene a fuoco quali sono le aspettative che l’azienda ha sul candidato e quali sono le mansioni che andrai a ricoprire: ti tornerà utile quando dovrai rispondere alle domande dell’intervistatore.

Preparati al meglio

È il momento di spendere tutte le nozioni che hai accumulato durante la fase dello studio dell’azienda: in base a quello che hai imparato su di essa, potrai prendere decisioni ragionate su come vestirti per il tuo primo colloquio, che taglio dare alle tue risposte e come comportarti in generale.

Infatti, non esiste una risposta unica sul come affrontare il primo colloquio di lavoro: tanto dipende dalla formalità dell’azienda e del ruolo per il quale ti presenti, dall’esaminatore e dal tuo carattere.

E se è vero che nella maggior parte dei casi puoi andare sul sicuro indossando qualcosa di business casual, dovrai fare affidamento ai dati che sei riuscito a raccogliere per capire come presentarti caratterialmente. Il mio consiglio è di non snaturare la tua personalità: che tu sia una persona introversa o estroversa, abbraccia il tuo modo di essere, pur cercando sempre di esprimerti in modo chiaro, assertivo ma educato.

Sembra più facile a dirsi che a farsi, vero? È il brutto scherzo che giocano l’ansia e lo stress: per fortuna ho già pensato a 5 piccole accortezze per gestire l’ansia da prestazione per il primo colloquio

Dimostra il tuo interesse

Un primo colloquio è un po’ come un primo appuntamento: è un’occasione per conoscersi, ma non sempre funziona. E non c’è nulla di male! Certe volte tu non sei adatto all’azienda, altre è l’azienda a non essere adatta a te.

L’importante è mostrarsi sinceri per quello che si è, per le conoscenze che si posseggono e le esperienze che si è pronti ad accumulare. Un ottimo modo per fare una buona prima impressione è quello di prepararsi alcune domande da porre all’intervistatore prima di congedarsi dal colloquio.

Queste, oltre ad aiutarti a costruirti una migliore idea su come funziona l’azienda, sono un ottimo strumento per dimostrare al recruiter il tuo interesse per la posizione di lavoro e la voglia di conoscere l’ambiente di cui vorresti entrare a far parte.

Per tua fortuna, ho preparato per te 20 domande intelligenti da fare al recruiter durante un colloquio di lavoro: spero possano esserti utili e possano aiutarti a fare un figurone!

Entrare nel mondo del lavoro è sicuramente un passo importante della tua vita: assicurati di affrontarlo con il mindset giusto. Nel caso ne avessi voglia, ti lascio da leggere alcuni dei miei articoli in merito: in bocca al lupo per tutto!

Mindset: cos’è e come cambiarlo

Come affrontare il cambiamento?

Neuro-Agility Profile: cos’è e perché è importante conoscerlo.

Sull'autore

Roberto Patricolo

Sono sempre stato affascinato dal perché delle cose: la curiosità sul funzionamento della natura umana e delle relazioni interpersonali mi accompagna fin dall’infanzia, ed è ora un lavoro che svolgo con passione e soddisfazione.
Credo fermamente nell’equivalenza tra benessere e produttività, a qualsiasi livello: con tutte le competenze e le esperienze che ho vissuto fino ad oggi, sono qui per renderti la migliore versione di te stesso.

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