Negli ultimi decenni, e ancora di più negli ultimi 3 anni, stiamo assistendo a una trasformazione epocale che riguarda tutti gli ambiti della vita, sia essa privata o professionale, sia nel singolo che in tutto l’ecosistema aziendale.
Vediamo insieme come affrontare questo contesto VUCA, in quanto manager e direttori di azienda, per rimanere al passo con i tempi.
VUCA: il significato
Partiamo col dire che il termine VUCA nasce con lo United States Army War College per descrivere le condizioni risultanti dalla Guerra Fredda, per essere poi, nell’ultimo decennio, adottato dal contesto aziendale per descrivere le combinazioni di eventi o elementi che stanno caratterizzando e trasformando la natura di situazioni economiche, sociali, politiche odierne, rendendole una vera e propria sfida.
Come forse saprai, VUCA è una sigla che sta per Volatilità (Volatile), Incertezza (Uncertain), Complessità (Complex) e Ambiguità (Ambiguous), e descrive appunto le problematiche principali che un’azienda può trovarsi ad affrontare.
Tenendo presenti questi quattro punti nella pianificazione strategica, le aziende possono ottenere una guida efficace per individuare la direzione dei propri investimenti futuri e molto altro ancora.
Vediamo meglio il significato delle variabili in gioco:
- la Volatilità consiste nell’essere soggetti a cambiamenti frequenti, rapidi e significativi;
- l’Incertezza è la componente fondante di ogni situazione volatile, in cui gli eventi e gli esiti sono imprevedibili;
- la Complessità descrive una molteplicità di fattori, alcuni dei quali strettamente interconnessi;
- l’Ambiguità si manifesta in una mancanza di chiarezza e nella difficoltà di comprendere esattamente quale sia la situazione.
Come lavorare in un contesto VUCA
Secondo Bob Johansen, nella sua consistente bibliografia sul cambiamento, la leadership e, appunto, il contesto VUCA, ognuno dei quattro punti critici illustrati in questa sigla hanno a loro volta quattro rimedi che ci vengono in aiuto.
La volatilità, può essere infatti contrastata dalla visione aziendale: tanto più chiaro sarà il nostro obiettivo, tanto più ferma sarà la direzione da intraprendere, in concerto con tutti i lavoratori coinvolti.
L’incertezza è contrastata dalla comprensione, nello specifico dalla ricerca assennata di informazioni riguardo la specifica situazione, purché non si arrivi all’eccesso opposto, alla compulsione.
La complessità è contrastata dalla chiarezza della comunicazione, dalla capacità di rielaborare gli errori commessi usandoli come spunto di ristrutturazione e di ripianificazione.
Infine, l’ambiguità è contrastata dall’agilità, l’intelligenza organizzativa, la flessibilità e stabilità aziendale, la neuro-agilità delle persone che compongono l’azienda, a tutti i livelli.
Quali sono, quindi, gli elementi chiave per le aziende e quali i metodi per poter raggiungere il successo in questo contesto VUCA?
I 10 comandamenti nel contesto VUCA
- Incertezza sul futuro. Essere in grado di prevedere le tendenze dei clienti e del mercato, le possibili variazioni di normativa, specialmente in periodi come questo.
- Controllo della produttività. La produttività passa per le persone, per il controllo efficiente dei processi (che devono essere snelli) e per una comunione di intenti tra titolari/imprenditori e i propri collaboratori.
- Monitoraggio. Per chi conosce il concetto di Balanced Scorecard, può essere semplice e indicato implementare questo sistema all’interno dell’azienda. Esistono, ad ogni modo, innumerevoli strumenti, cruscotti, utili alla valorizzazione dei KPI necessari per lo sviluppo e il mantenimento dell’azienda sul mercato.
- Regolamenti e normative. Man mano che i mercati e le tecnologie cambiano, anche le regole e le normative possono subire l’impatto di questo cambiamento.
- Talento e competenze. Le aziende devono avere chiaro il tipo di competenze necessarie per lo sviluppo del proprio mercato, mantenendo un equilibrio tra ricerca di talenti e un congruo investimento: il capitale umano influisce enormemente sulla produttività di un’azienda e, almeno sulla carta, questo lo sai bene; il difficile nasce nella realtà, quando non è chiaro come riconoscere un talento e soprattutto come mantenerlo, oppure come sviluppare competenze non esclusivamente tecniche.
- Tecnologie. La tecnologia rappresenta oggi l’emblema del contesto VUCA, poiché cambia molto rapidamente e, per le aziende, è fondamentale assecondare questa innovazione per non rimanere indietro.
- Gestione dei dati. A prescindere dalla normativa sulla protezione dei dati e dalle implicazioni sulla sicurezza, è importante oggi tenere sotto controllo l’intero portafoglio clienti, fornitori e partner. Se devo fare analisi di mercato, proiezioni, dimostrare di essere allineato alle normative di sicurezza, comprendere il comportamento dei miei clienti o valutare il ROI di un investimento basato su proiezioni di mercato in funzione delle tecnologie e della propensione all’acquisto, non posso fare affidamento a un foglio excel (e state sicuri che ne ho visti tanti!).
- Servizio clienti adeguato. Oggi siamo tutti iperveloci: siamo legati all’era del click e abituati a fare un rapido balzo su Google per ricevere istantanea risposta a tutti i nostri quesiti; è naturale quindi che il nostro cervello e i nostri comportamenti si siano abituati a questi tempi di risposta. Un servizio clienti lento è fallace: non a caso i grandi colossi e le multinazionali possono contare su un servizio clienti e un servizio di consegna straordinariamente efficaci! Se devo acquistare un prodotto a prezzo pari da un rivenditore locale o dal più grande fornitore globale, per quanto blasonato, preferisco quest’ultimo, perché so che il prodotto verrà recapitato domani a prezzo ridotto e, se ho un problema, basta un click per risolverlo.
- Reputazione. Poiché il mercato e i clienti possono esprimere in maniera inflessibile e perentoria qualsiasi lamentela o feedback negativo in modo pubblico e rumoroso, le aziende devono monitorare e mantenere alta la propria reputazione, con un servizio clienti all’altezza e campagne di brand reputation adeguate.
- Leadership e persone agili. L’agilità è un concetto complesso che deve essere parte integrante dell’organizzazione: questo vuol dire mantenere un core stabile (le procedure, la gestione del mercato e dei clienti, le strategie di posizionamento, la visione, e così via) e adottare una componente flessibile che si adatta ai cambiamenti. Per essere agili, le aziende devono costituirsi di persone agili, a tutti i livelli, partendo dalle posizioni di leadership. Oggi i leader non sono più solamente quelli che pianificano, che negoziano, che ispirano, che guidano, che ascoltano; sono anche persone agili in grado di accogliere il cambiamento in modo istantaneo e, ancora meglio, che riescono a capire che qualcosa sta cambiando, ancor prima che il cambiamento accada.
È certamente complesso e molto impegnativo per qualsiasi azienda, oggi, prendere decisioni e rimanere in piedi sul mercato in maniera efficace, in questo contesto storico che ha segnato una sorta di Rubicone epocale tra la vecchia maniera di fare azienda e la nuova.
È tutt’altro che facile in queste condizioni adottare linee di cambiamento, e va presa in seria considerazione l’idea che stiamo vivendo un’era di grande trasformazione, e che il cambiamento di oggi rappresenta la nuova normalità dei prossimi decenni.
Partire dalla profonda conoscenza di sé rappresenta un ottimo inizio per essere agili nel contesto VUCA; questo puoi farlo affidandoti al NAP™, l’unico assessment basato sulle neuroscienze che ti permette di conoscere il tuo neuro-design e tanto altro ancora.