Torna il nostro appuntamento estivo all’insegna delle neuroscienze, della crescita personale e del relax!
Ne abbiamo parlato la scorsa settimana all’interno dell’articolo Le neuroscienze in vacanza: 3 libri per staccare il cervello senza spegnerlo del tutto, in cui ti ho suggerito tre testi da goderti sotto l’ombrellone o tra una scampagnata e l’altra; oggi voglio consigliarti un altro volume che ho apprezzato moltissimo, un super testo che non può mancare nella libreria di chi si occupa di business e della crescita e delle performance di persone e aziende.
Come avrai potuto intuire dal titolo dell’articolo, si tratta di Neuro Management. Come aumentare performance e benessere aziendale grazie alle neuroscienze, di Laura Pirotta, psicologa, docente e consulente aziendale che applica i paradigmi delle neuroscienze al business.
Trovo che questa autrice abbia un vero talento comunicativo e una grande competenza nel trasferimento di nozioni: non esagero quando dico che la trovo una delle menti più brillanti sull’argomento, in questo periodo!
Ma approfondiamo il tema del libro. La quarta di copertina recita:
“Ti presento una branca del management ancora poco esplorata: il Neuromanagement. L’obiettivo di questo libro è puntare una luce su questo argomento estremamente innovativo e ancora poco conosciuto in Italia, con uno stile pratico che consente all’azienda o al singolo manager di migliorare sé stesso e il rapporto con i propri collaboratori”.
E in effetti, questo manuale mantiene tutte le promesse: scritto magistralmente, con un’ottima logica strutturale e sequenziale, accompagna il lettore nella comprensione di certi insuccessi aziendali e nella necessaria rielaborazione di questi in successi.
Ho trovato particolarmente utile l’analogia che Pirotta porta tra la struttura dei tre cervelli di MacLean (ne abbiamo parlato in Le neuroscienze: un viaggio nel cervello e nella mente umana) e la struttura aziendale odierna: grazie al modo in cui questa analogia percorre e ripercorre vari costrutti neuroscientifici, il lettore comprende che ogni buon leader ha bisogno di investire nello sviluppo di tutte e tre le strutture cerebrali, e ogni azienda che punta a raggiungere un livello di performance ideale deve contemplare tutte e tre le possibili modalità operative: il day-by-day, ovvero la sopravvivenza, rappresentata nell’anatomia umana dal cervello rettile; l’aspetto emotivo e relazionale, ovvero la cura del cliente e delle risorse umane native del cervello limbico; la proiezione verso il futuro grazie a strategie adeguate e innovative, tipiche della neocorteccia.
Condivido pienamente l’approccio di Laura Pirotta alle neuroscienze come connessione fondamentale tra il professionista del settore (me, ad esempio!) e le tecniche che questo applica.

Non mi stancherò mai di ripetere che la tecnica serve a ben poco, se non si conosce il come, il dove e il perché bisogna applicarla di una determinata situazione: alla base deve esserci sempre la conoscenza di come è strutturato il cervello, come funziona e come si relaziona con gli altri.
L’ho trovato davvero un gran bel libro, e non solo per gli addetti ai lavori!
Te lo consiglio caldamente, soprattutto se lavori in una posizione manageriale o di leadership: da questa lettura potrebbero scaturire davvero tanti spunti e nuovi approcci da adottare con il tuo team, per favorire un ambiente di lavoro più produttivo e, soprattutto, davvero a misura di persona.
E visto che ci sei, se vuoi approfondire il tema delle neuroscienze e ti trovi bene con la capacità espressiva di Pirotta, valuta la possibilità di ampliare la tua conoscenza attraverso i suoi contenuti video su youtube.
Non mi resta che augurarti buona lettura, e buon proseguimento di vacanze: a venerdì prossimo!